I lavori presso impianti e apparecchiature elettriche sono oggetto di scrupolosa analisi dei rischi e sono soggetti a importanti norme di sicurezza. Il datore di lavoro ha in questo un ruolo fondamentale.
Il suo obbligo principale consiste nell’effettuare una scrupolosa analisi del rischio, tenendo conto di:
- Natura specifica delle apparecchiature e degli impianti
- Condizioni e caratteristiche dei lavori che vengono eseguiti sugli impianti
- Altri rischi presenti nell’ambiente di lavoro, che potrebbero interferire con i lavori elettrici
- Tutte le diverse condizioni di esercizio prevedibili delle apparecchiature
Sulla base di questa analisi, puntualmente riportata nel Documento di Valutazione dei Rischi, il datore di lavoro adotta misure preventive affinché i lavoratori siano protetti da contatti elettrici diretti e indiretti, innesco di incendi o esplosioni, fulminazione diretta e indiretta e sovratensione.
Tra queste misure rientrano:
- L’individuazione e la fornitura dei dispositivi di protezione individuali e collettivi necessari a condurre i lavori in sicurezza
- L’individuazione e la messa in atto di tutte le procedure di manutenzione atte a garantire nel tempo la completa efficienza dei sistemi
- L’allineamento di tutte le attività compiute su apparecchiature elettriche alle disposizioni normative vigenti
Ricordiamo che la mancata osservanza di queste disposizioni può comportare, per il datore di lavoro e il dirigente, l’arresto da tre a sei mesi o un’ammenda da 3.071,27€ a 7.862,44€.
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