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Esposizione ad agenti chimici sul lavoro: la normativa

Quello da esposizione ad agenti chimici è un rischio molto presente nelle aziende di tutti i settori produttivi, ed è precisamente normato dal Testo Unico per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Con agenti chimici si intendono tutti gli elementi o i composti chimici utilizzati nelle attività lavorative, a prescindere dal fatto che siano:

  • Considerati  singolarmente o miscelati ad altri
  • Allo stato naturale o prodotti da reazioni chimiche di vario genere
  • Oggetto di lavorazione o di smaltimento
  • Immessi sul mercato o meno

Oggetto di particolare attenzione sono, naturalmente, gli agenti chimici pericolosi (Regolamento CR n. 1272/2008) e quelli che, seppure non considerati pericolosi, sono soggetti a valori limite di esposizione in quanto comportano potenziali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Rischio agenti chimici: valutazione dei rischi e stesura del DVR

Nella valutazione dei rischi propedeutica alla stesura del DVR, il datore di lavoro si occupa di identificare la presenza di agenti chimici (pericolosi e non) sul luogo di lavoro, accertando anche la specifica natura dei rischi connessi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Per ciascun agente identificato, la valutazione dei rischi considera:

  • Le sue specifiche proprietà;
  • Le informazioni sulla salute e la sicurezza comunicate dal produttore mediante apposita scheda di sicurezza (Regolamento CE n. 1907/2006);
  • Il livello, il modo e la durata dell’esposizione all’agente a cui sono soggetti i lavoratori;
  • I valori limite di esposizione previsti per il singolo agente;
  • Gli scopi e gli effetti delle misure preventive adottate o da adottare nella lavorazione dell’agente;
  • Se disponibili, eventuali informazioni emerse dalle attività di sorveglianza sanitaria eventualmente intraprese.

Leggi anche Sostanze pericolose: quali informazioni deve contenere il DVR?

Misure di prevenzione del rischio

e prime misure preventive da adottare in presenza di agenti chimici nei luoghi di lavoro sono quelle volte all’eliminazione o alla riduzione del rischio. Tramite la progettazione dei luoghi e dei sistemi di lavorazione, la riduzione al minimo del numero di lavoratori esposti e la riduzione al minimo della durata e dell’intensità dell’esposizione, il datore di lavoro può ridurre i rischi connessi all’utilizzo delle sostanze.

Qualora esistano rischi che non possono essere prevenuti in tal modo, è necessario provvedere all’adozione di processi lavorativi e attrezzature adeguati ai rischi presenti, adottare adeguate misure di protezione collettive e individuali (compresi DPC e DPI) e, se previsto dalla normativa, attivare la sorveglianza sanitaria sui lavoratori.

L’insieme di queste misure preventive, insieme a quelle di protezione e di gestione delle emergenze, hanno lo scopo di tenere sotto controllo i rischi generati dall’utilizzo di sostanze chimiche in azienda proteggendo i lavoratori nelle attività quotidiane.

Per garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro e per non incorrere in sanzioni talvolta anche salate, ricordiamo infine la necessità per il datore di lavoro di ripetere la valutazione del rischio chimico ogni qualvolta si verifichino dei cambiamenti che possano rendere obsoleta l’analisi precedente.

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